Pietro Querini e la Scoperta dello Stoccafisso:
(dalla Norvegia a Venezia)
Se c’è un personaggio storico che ha segnato le sorti culinarie dello stoccafisso nella
tradizione italiana è Pietro Querini, mercante, navigatore, nonché Senatore della
Repubblica di Venezia nel XV secolo.
Viaggiò Pietro Querini alla scoperta dello stoccafisso Il 25
aprile 1431 . Querini salpò da Candia (Creta) verso le Fiandre con un carico di
800 barili di Malvasia, spezie, cotone, cera e altre mercanzie di valore. Il 14
settembre però, superato Capo Finisterre (a nord ovest delle coste spagnole),
l’imbarcazione di Querini venne sorpresa da ripetute tempeste e fu spinta al
largo dell’Irlanda. Il peggio arrivò quando si ruppe il timone e la nave restò
disalberata, andando alla deriva per diverse settimane.
Il 17 dicembre l’equipaggio decise di abbandonare il relitto
e si divise: alcuni si imbarcarono su una scialuppa, altri su una lancia più
grande, comprendente Querini. Della prima imbarcazione non si ebbero più notizie,
ma la lancia andò a lungo alla deriva, toccando finalmente terra il 14 gennaio
1432 nell’isola di Sandøy, vicino a Røst, nell’arcipelago norvegese delle
Lofoten, con sedici marinai superstiti.
Pietro Querini e i suoi compagni vissero per undici giorni
sulla costa nutrendosi di molluschi e accendendo fuochi per scaldarsi, fino a
quando non furono avvistati dai pescatori dell’isola di Røst (isole Lofoten)
che andarono in loro aiuto. I pescatori locali ospitarono Querini e gli altri
superstiti nelle loro case per circa quattro mesi. Ed è proprio durante questo
periodo che Querini ebbe modo di scoprire e conoscere i metodi di essicazione,
conservazione e preparazione del merluzzo.
Il 15 maggio del 1432 Querini ripartì alla volta di Venezia su
una barca diretta a Bergen (Norvegia) con 60 stoccafissi essiccati. Qui li
vendette per assicurarsi le risorse per tornare in Veneto. Proseguì poi per
Londra e da lì giunse finalmente a Venezia nell’ottobre del 1432. A Venezia,
Querini importò l’idea dello stoccafisso, che riscosse subito grande successo
tra i veneziani: gustoso, leggero e soprattutto a lunga conservazione.
Con il tempo lo stoccafisso, in Veneto chiamato comunemente
baccalà, divenne un classico, preparato con ricette che si tramandano da
generazioni. Una lunga storia dalla Norvegia a Venezia, quella dello
stoccafisso, fatta di avventure, avvenimenti fortuiti e allo stesso tempo
eccezionali!
Note: Molto interessante la lettura de il "Naufragio della Querina- Veneziani nel circolo polare artico" a cura di Paolo Nelli edito da Nutrimenti